Relazione del Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale “Ziterna”, Renato Ruele, durante la cerimonia d’inaugurazione dell’ex scuola elementare di Cisterna, recentemente ristrutturata.
“Buongiorno a tutti.
Innanzitutto un saluto e un ringraziamento agli intervenuti e in particolare alle autorità la cui presenza onora la nostra piccola frazione. Rivedo con piacere alcune persone che nel passato sono state protagoniste della scuola di Cisterna e ora sono preziose testimonianze storiche.
Per noi, questo è un giorno importante perché, finalmente, è restituito alla comunità l’edificio dell’ex scuola completamente ristrutturato e reso funzionale per tutte le necessità di tipo sociale, religioso e ricreativo.
Il merito dell’iniziativa va in gran parte all’Associazione di promozione sociale “Ziterna”, che attualmente ho l’onore di presiedere, costituitasi nel 2011 per dare seguito e continuità allo sciolto Gruppo Sociale Cisterna.
L’idea di rinnovare lo storico edificio, altrimenti destinato a un lento ma inesorabile degrado, risale al periodo conclusivo della precedente Giunta comunale.
Nel 2008, l’allora Sindaco Guglielmo Valduga ebbe la felice intuizione di favorire l’adesione di Noriglio al Patto Territoriale Valli del Leno, in modo da poter attingere al finanziamento necessario per eseguire l’opera prevista.
I lavori sono stati eseguiti dall’Impresa Azzolini di Arco tra il 2011 e il 2012 e oggi siamo orgogliosi e felici di avere di un edificio moderno ed efficiente, ma allo stesso tempo un pezzo di storia locale, perché molte generazioni di nostri compaesani hanno ricevuto qui la loro prima istruzione.
Infatti, esso fu la sede della scuola elementare di Cisterna dal 1933 al 1966, ossia nel periodo in cui la frazione ebbe il maggior numero di residenti.
Senza dilungarmi, riterrei interessante proporvi una breve storia dell’edificio scolastico.
Già dai primi anni Venti l’allora Sindaco di Noriglio, Fontana, si adoperò affinché Cisterna potesse avere un proprio edificio scolastico dotato di tutte le strutture previste dalle leggi vigenti. Infatti, fin dai primi anni del Novecento, i bambini frequentavano le lezioni in un locale messo a disposizione da qualche residente, ma privo dei servizi essenziali. Con il passare degli anni il numero degli scolari aumentò, il locale adibito a scuola divenne insufficiente e si rischiò di dover far emigrare i bambini in località più distanti.
Anche allora i tempi della burocrazia non erano velocissimi e nel 1921 iniziarono le procedure per costruire la scuola con un costo previsto di settantamila lire. Le istituzioni coinvolte furono: il Comune di Noriglio, il Provveditorato agli Studi della Venezia Tridentina e il Comune di Rovereto.
Da notare che tra le prime fasi progettuali e la costruzione vera e propria, il Comune di Noriglio fu soppresso nel 1927 e tutto passò nelle mani di quello di Rovereto.
Finalmente, dopo verifiche, progetti e modifiche, i lavori furono assegnati all’Impresa Baldessari di Rovereto che nel 1932 realizzò il progetto dell’ingegner Ettore Gilberti, modificato dal subentrato ingegner Andrea Galvagni che diresse anche i lavori, entrambi del Comune di Rovereto.
Nel 1966, complice il progressivo calo demografico di Cisterna, la scuola chiuse i battenti con vibranti proteste delle famiglie che nulla poterono al cospetto dell’inevitabile decisione.
Negli anni successivi l’edificio fu utilizzato saltuariamente e per scopi diversi: poco dopo la sua chiusura fu istituito un doposcuola; alcuni seminaristi di Trento svolsero dei ritiri domenicali; si celebrò la S. Messa di sabato o la domenica e nei primi anni Settanta si tenne la colonia estiva diurna per ragazzi delle scuole di Rovereto. Si trattò d’iniziative poco consolidate e di breve durata, ma comunque utili per mantenere in vita l’edificio.
I tempi e le consuetudini delle persone sono cambiati; a Cisterna non sorgeranno più scuole, ma da oggi la nostra comunità ha a disposizione un edificio che, oltre essere una testimonianza storica del secolo scorso, diventerà il punto d’incontro di molti ex scolari, dei loro figli e dei loro nipoti, rivitalizzando il nostro paese e facendo conoscere, a chi lo vorrà, le sue bellezze, i suoi pittoreschi dintorni e l’operosità della sua gente.
Ancora grazie a tutti e l’augurio di una buona giornata.”
Cisterna, 26 aprile 2014
Il presidente
Renato Ruele